Gli storici non dovrebbero fare i futurologi… lo storico Yuval Noah Harari ne è un esempio lampante, tanto era buono Sapiens: A Brief History of Humankind (tradotto malamente in italiano con Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell’umanità” tanto è stato deludente “Homo Deus: A Brief History of Tomorrow“.
un accròcchio di teorie
Tolti un paio di concetti interessanti il resto era un accròcchio di teorie che lasciano il tempo che trovano… per non parlare delle prime 100 e passa pagine che erano poco più di un lungo e noiosissimo manifesto vegano…
Homo Deus o Homo Veganus?
Un titolo più appropriato sarebbe stato Homo Veganus e non Homo Deus…
Non che in Sapiens non ci fosse traccia di questa particolare ossessione o se preferite visione feticista e partigiana dello scrittore… ma nelle prime 100 pagine di Homo Deus ha proprio rotto gli argini e un po’ scusatemi il francesismo anche i coglioni, talmente ideologica e noiosa questa parte che mi stava realmente inducendo a mollare il libro.
Un libro scritto di fretta
Altra idea che mi son fatto è di un libro scritto di fretta, per cavalcare l’onda del successo editoriale di “Sapiens” visto che riparte da concetti già espressi in alcuni capitoli finali di Sapiens senza aggiungergli niente di nuovo o particolarmente significativo ma solamente tirando per i capelli alcune teorie.
Far sentire intelligente il lettore
Va dato atto allo storico Israeliano di scrivere bene e di argomentare in maniera astuta e ben decorata le sue tesi inducendo il lettore a sentirsi intelligente nell’assimilare i concetti e dando quindi modo a questi aspiranti intellettuali da salottino di potersi rivendere nelle cene in famiglia e tra gli amici i concetti appresi e darsi cosi un tono e una nobiltà da persone colte mentre alla fine si sono solo bevuti giù come rosolio delle banalità e delle fantasie ben infiocchettate dall’ennesimo guru di turno… perchè si alla fine il buon Yuval Noah Harari è l’ennesimo guru apparso sulla scena, però un guru che scrive bene e questa non è cosa da poco, a parte le 100 e passa pagine di noioso manifesto vegan ovviamente, su quelle non c’è buona scrittura che regga.
E comunque… gli storici non dovrebbero fare i futurologi…
Se ti interessa vedi la recensione di Le crociate del Nord. Il Baltico e la frontiera cattolica 1100-1525