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Blood and Iron: The Rise and Fall of the German Empire 1871–1918

Ho adorato Blood and Iron: The Rise and Fall of the German Empire 1871–1918 di Katja Hoyer, un libro scorrevole, non particolarmente impegnativo ma comunque illuminante per conoscere meglio la Germania e la sua storia.

Capire come la germania è nata è il primo passo per capire poi perchè è stata il motore delle due guerre mondiali.

Blood and Iron

Il titolo prende il nome dalla famosa frase del cancelliere Bismarck:

“Non con discorsi, né con le delibere della maggioranza si risolvono i grandi problemi della nostra epoca… ma col ferro e col sangue”

e racconta di come l’unico modo per unire i popoli tedeschi all’epoca divisi in prussiani, polacchi, francofoni, cattolici, protestanti fosse di creare un legame che trascendesse queste differenze e quale modo migliore se non la guerra contro minacce vere o presunte poteva creare quel senso di unità nazionale che mancava e che era fondamentale per l’unificazione della nazione.

Ingegneria Sociale

Il libro non parla di ingegneria sociale, si limita ad un racconto degli eventi e dei movimenti di quel periodo, la frase ingegneria sociale è una mia valutazione mai espressa nel libro dalla scrittrice.

Ma a me pare che la storia tedesca (ma in parte anche quella italiana) è frutto di un’ingegneria sociale imposta dall’alto che voleva secolarizzare la società per unificarla sotto un’unica bandiera tramite la scuola, il servizio militare e infine la guerra come collante ultimo della nuova artificiale identità nazionale.

“By secularising German society, Bismarck sought to replace religion with national sentiment, thereby creating new identity references and reducing differences between Germans.”


“Secolarizzando la società tedesca, Bismarck cercò di sostituire la religione con il sentimento nazionale, creando così nuovi riferimenti identitari e riducendo le differenze tra i tedeschi”.

(da “Blood and Iron: The Rise and Fall of the German Empire 1871–1918 (English Edition)” di Katja Hoyer)

Quindi i tedeschi del 1900 sono stati l’ennesimo esperimento di ingegneria sociale di alcuni intelletualoidi che è sfuggito di mano?

Non lo so, di sicuro bisogna sempre diffidare del culto dello stato e della patria, delle retoriche semplicistiche, delle frecce tricolori, delle parate militari, delle bandiere sventolate senza ragione, degli orgogli e dei simboli nazionali perchè son forze che possono sfuggire di mano e non si sa mai dove si può andare a finire, puoi ritrovarti alla fine in una storia fatta di BLOOD and IRON, di Sangue e Ferro.

SIMILITUDINI CON L’ITALIA

Impossibile per un italiano non vederci delle similitudini con l’italia, due paesi e due popoli all’apparenza cosi diversi ma entrambi divisi per secoli, con identità locali ben radicate e uniti nella metà dell’1800 da volonta “superiori” e amalgamate a forza dalla retorica e da tentativi di omologazione volti a ridurre i pensieri divisivi come le identità regionali o religiose, utilizzando la scuola “laica” come mezzo di propaganda e la guerra come collante ultimo.

Sarà solo un caso che Fascismo e Nazismo siano germogliati proprio in queste due nazioni? Non ho le competenze per affermarlo ma il dubbio mi viene…

Libro non tradotto in italia

Concludo questa mia pippa mentale dicendovi che purtroppo questo libro non è stato tradotto in italiano nonostante sia stato un successo editoriale nel mondo anglosassone, quindi o lo leggete in inglese o niente.

Purtroppo l’editoria italia è quello che è e gli italiani leggono solo saggistica di Alessandro Barbero o della famiglia Piero Alberto Angela, perdendosi cosi libri scritti benissimo come questo.

Altre recensioni su libri di storia le trovate qui: https://p82.it/category/libri/

Blood and Iron: The Rise and Fall of the German Empire 1871–1918